Prima o poi, nella vita, capita a tutti di incontrare un CRETINO.
Io, sinceramente, ho la sensazione che a me capiti più spesso che a tutti gli altri, ma comunque…
Capita a volte di offrirsi di fare un favore, al suddetto cretino, per ridargli una cosa che gli appartiene e che tu custodisci nell’armadio da troppi mesi.
Capita di chiedere al cretino di farti sapere via messaggio quando è libero per potergli portare a casa l’oggetto in questione (Pony Express, servizio a domicilio, – gratis! – al vostro servizio).
Capita però che il cretino evidentemente consideri una fatica infinita muovere le dita sulla tastiera del telefono e che, alla fine, se ne freghi altamente della tua disponibilità e non si degni neanche di farsi sentire (anche se, come diceva lui, quel maglione era una cosa a cui “teneva tantissimo”… Eh, ma meno male!), lasciando te con la solita, fatidica domanda in testa: “Ma cos’ho fatto di male?!!”…
Capita poi, in una domenica mezzo soleggiata e mezzo no, di incontrarlo per caso per strada (perché, si sa, Londra è grande per tutti tranne che per me) e di sentirsi dire, con indifferenza e noncuranza: “Ciao. Come va?”, con lo stesso tono e la stessa espressione che si hanno quando si incontra un conoscente alla lontana di cui non ci si ricorda neanche il nome. Avete presente? Ecco. [Da notare che se non l’avessi salutato tu per prima col cavolo che si sarebbe abbassato a rivolgerti la parola, dato che ti stava passando di fianco fissandoti senza degnarsi di aprire bocca].
Capita allora che tu, sconvolta dall’atteggiamento menefreghista e senza senso, faccia finta di non sentire la domanda cretina del cretino e continui a camminare senza rispondere per evitare che la terza guerra mondiale che ti si è scatenata dentro, si scateni anche fuori. Perché allora, sì, che sarebbero casini veri.
Ora, caro il mio cretino, come va, te lo riassumo brevemente:
va che se in quel momento avessi avuto una sedia tra le mani, te l’avrei spaccata in faccia, ecco come va.
Va che sto pensando di regalarti un neurone per accoppiarlo a quello che sta morendo di solitudine nella tua testa, ecco come va.
Va che se ne avessi l’occasione, ti sturerei la gola con il Wc Net, ecco come va.
E va che uso l’ironia, perché altrimenti ci sto male.
Perché non ho capito cosa ho fatto per meritarmi un atteggiamento del genere.
Perché per l’ennesima volta sono andata a sbattere la faccia contro qualcuno a cui di me, o di quello che cerco di fare per lui, non gliene frega proprio un cazzo. (Anzi, in questo caso, stavo cercando di fare un favore a uno che neanche si ricorda chi cazzo sono o, peggio ancora, che si ricorda e non mi saluta nemmeno.)
Perché al posto di un “grazie per il favore”, mi sono sentita dire un “come va” blaterato a casaccio per una sconosciuta qualsiasi.
Ecco, come va, Andrea.
Va che mi piacerebbe essere menefreghista e ingrata come te e che vorrei avere anch’io la tua stessa capacità di cancellare le persone dalla mia vita come se non fossero mai esistite.
Perché quando ti capita di incontrare un cretino e non sei così anche tu, poi ti fa male.
Fanculo, và.
…ma tu sei troppo Ganza!… 😉
Ma grazie!!! Eheheheh….. 😉
Eh i cretini nella vita abbondano. Sempre.
Per fortuna dopo un po’ si impara a evitarli 😉
Eh, ma qua i casi sono due:
o io non ho ancora imparato a evitarli oppure mi trovano nonostante i miei tentativi di scappare… Un incubo senza ritorno! 🙂
Haahha il cretino per sua natura imperversa 🙂
E io, quindi, per mia natura sono…. fottuta??!!!
Hahaah ma no. Imparerai. E poi è statistica. Per ogni persona speciale che si incontra occorre subire un tot di cretini 😉
Quindi io che ho incontrato te, adesso quanti cretini dovrò sorbirmi?!! 😉
Hahahaha minimo mille 😉
Mille perché con te c’erano anche le 50 sfumature, giusto?! 😀
Esatto. Anzi son sessanta le mie sfumature. Io esagero sempre ahahah 🙂
Giusto! 🙂
Grazie dell’appoggio Silvia, buona serata!
Un bacio!
“Perché quando ti capita di incontrare un cretino e non sei così anche tu, poi ti fa male” posso usare questa citazione?
Se ti va di passare da me ho scritto una Top 10 di film da vedere assolutamente, fammi sapere cosa ne pensi!
Ciao e a presto (:
Certo che puoi usare la citazione… Però solo se è rivolta a uno più cretino di quello che ho incontrato io! 😀
Ora vengo a farmi un giro sul tuo blog…
Grazie del passaggio,
buona serata,
Ila.
dovremmo imparare da queste Amebe travestite da Umani l’arte di trattare le persone come strofinacci lisi e umidi. ne guadagneremmo di certo in felicità 🙂
Eh, solo che io sono lenta nell’apprendere e, nonostante di questi personaggi indefinibili ne abbia incontrati diversi, non ho ancora imparato come si fa a trattarli come meritano.
O forse, più semplicemente, non ne sono proprio capace…
Mi manca la propensione all’arte, mi sa. A lui no, invece: è un musicista. è propenso all’arte di natura. A TUTTE le arti. Anche quelle che fanno schifo. 😉
Baci!
I cretini non finiranno mai, soprattutto nelle piccole realtà come Londra.
E pensa un cretino nostrano trasferito a Londra, a che livelli può essere più cretino degli altri!!!
Noi abbiamo i cretini più cretini del mondo, questo è fuori discussione…
ah, ecco, bene direi. Comunque siamo in due in generale ad incontrare un sacco di cretini! 😛
Eheheheh, che magra consolazione!
Se provassimo a fare il cammino di Santiago, pensi che potrebbe servire?! 😉
Comunque, sì, decisamente BENE…
Definirei quello che è successo semplicemente squallido.
E non aggiungo altro…
Tu, bene?
Baci.
La madre dei cretini è sempre incinta, purtroppo.
Sì e anche troppo spesso!!! 😉